Michele Terlizzi
Vanno avanti ormai da giorni le proteste per il film di carattere antislamico “ Innocence of Muslims”. Quello che si vuole in questa sede notare non è tanto la presa da parte musulmana di una posizione netta e decisa, cosa che in forme diverse e non immorali noi cattolici dovremmo imitare quando è in ballo la nostra religione, ma il sostegno e la solidarietà di persone e istituzioni esterne all’islam, come il presidente della repubblica italiana Giorgio Napolitano.
Abbiamo già denunciato su questo blog il film “Paradise Faith", lanciato di recente alla Mostra del Cinema di Venezia, in una squallida scena del quale si vede una ragazza masturbarsi con un Crocefisso, e abbiamo già detto delle risate con le quali è stato accolto in sala. Ebbene, sporadiche
le denunce a tale insulto contro Nostro Signore (in particolare segnaliamo quella del giudice Carnevale)[1] sia da parte laica sia, ahimè, da parte cattolica.
Lo stesso presidente Napolitano, presente a Venezia per l’occasione, non ha preso posizioni, cosa che avrebbe dovuto fare, se non per motivi personali, almeno perché in qualità di presidente della repubblica rappresenta anche quella parte (la maggioranza?) degli Italiani che è cattolica. Invece lo stesso, nel corso dell’incontro col il presidente egiziano Mohamed Morsi ha definito “deprecabile” il film anti-islam [2], film che, è bene ricordarlo, sarebbe stato proiettato una sola volta è al cospetto di una decina di persone e che forse non sarà mai più proiettato. Ancora una volta il laicismo svela il suo vero volto anticristiano!
Ancora una volta, quando c’è in causa il cristianesimo e un’altra religione: due pesi, due misure!