Fonte: Veritas n. 81 - Aprile 2012
Gianna Jessen è nata a Los Angeles il 6 aprile 1977 in una clinica per aborti legata alla associazione Planned Parenthood. La clinica aveva consigliato alla madre di Gianna, giunta alle fine del sesto mese di gravidanza, di abortire con aborto salino, una tecnica abortista usata prevalentemente dopo il secondo trimestre. Essa consiste nell'iniettare nell'utero una soluzione salina che corrode il feto e porta alla sua morte, dovuta, tra l'altro, all'alterazione delle funzioni della placenta. In seguito, a causa delle contrazioni uterine, il feto viene espulso morto entro le seguenti 24 ore.
Nel caso di Gianna, la tecnica non funzionò e la bambina nacque viva, dopo 18 ore. Gianna venne trasferita in ospedale e riuscì a sopravvivere, nonostante pesasse solo nove etti; tuttavia la carenza di ossigeno causata dall'aborto le ha procurato una paralisi cerebrale e muscolare. Nonostante la paralisi cerebrale Gianna Jessen imparò a camminare con tutore all'età di 3 anni. La bambina fu adottata a tre anni. A vent'anni, grazie alle cure mediche e alla fisioterapia, riuscì a ottener e la capac ità di camminare senza tutore, seppure con notevoli difficoltà.
Nonostante la grave paralisi cerebrale, Gianna è sempre stata molto attiva nei movimenti che si oppongono all'aborto e ha raccontato la sua storia al Congresso degli Stati Uniti d’America e alla Camera dei Comuni del Regno Unito. Il suo caso è divenuto noto quando, in occasione del novantesimo anniversario dalla fondazione dell'associazione abortista Planned Parenthood, celebrata dal Senato del Colorado, il senatore Ted Harvey invitò Gianna a raccontare la sua storia ai membri del Senato. Inoltre, per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'aborto, nel 2006 è riuscita a partecipare e a completare la maratona di Londra, nonostante la difficoltà a correre.
Ecco la transcrizione di una conferenza a Melbourne (Australia) nel 2008 in cui Gianna Jessen racconta la sua storia :
« Sono stata abortita quando sia la mia madre biologica che il mio padre biologico avevano 17 anni. Mia madre era al 7° mese e mezzo di gravidanza quando decise di andare alla "Planned Parenthood" che è il grande fornitore di aborti nel mondo dove le consigliarono di avere un aborto praticato negli ultimi due trimestri e con la soluzione salina in cui la soluzione salina viene iniettata nell'utero, il bambino la succhia e brucia dentro e fuori e che porta la madre al parto entro le successive 24 ore. Tutti sono rimasti grandemente sorpresi e scioccati quando mi videro arrivare viva invece che morta il 6 aprile del 1977 in una clinica abortista della contea di Los Angeles. La cosa più fantastica riguardo la perfetta tempistica del mio arrivo è che il medico abortista non era ancora entrato in servizio e non gli è stata data l'opportunità di continuare con il suo piano per la mia vita che era la morte.
Io mi trovo nel bell'edificio del governatore e amo il vostro paese come amo il mio ma so che viviamo in un periodo in cui è del tutto politicamente corretto nominare il nome di Gesù Cristo in posti come questo, di portarLo in incontri come questo perché il Suo nome può mettere le persone terribilmente a disagio ma io non sono sopravvissuta per mettervi a vostro agio. E così sono stata partorita viva dopo 18 ore e dovevo essere cieca, bruciata...morta. Una fantastica vendetta è stata il fatto che il medico che ha praticato l'aborto ha dovuto firmare il mio certificato di nascita. Così so chi è ed è scritto per ogni scettico nella mia documentazione medica ‘nata dopo un aborto con soluzione salina'. Ah! Non hanno vinto! Ho fatto delle ricerche sull'uomo che ha praticato l'aborto su di me e le sue cliniche sono la più grande catena di cliniche abortiste negli USA e fatturano 70 milioni di dollari all'anno. Diversi anni fa ha detto di aver praticato un milione di aborti e che praticare aborti era la sua passione.
Vi racconto queste cose perché, signore e signori, stiamo combattendo nel mondo un'interessante battaglia, che lo si capisca o no. È una battaglia che vede affrontarsi la vita e la morte. Un'infermiera ha chiamato un'ambulanza che mi ha portato in ospedale e ciò ha del miracolo perché la prassi di allora e fino al 2002 nel mio paese era di concludere la vita di un bambino sopravvissuto all'aborto mediante strangolamento, soffocamento o lasciandolo in disparte fino al raggiungimento della morte. Ma il 5 Agosto 2002, il mio straordinario presidente Bush ha firmato il "Born Alive Infants Protection Act", facendolo diventare una legge che impedisce il ripetersi di cose simili. Vedete, spero di essere odiata fino al giorno della ma morte così posso sentire Dio su di me e capire com'è essere odiati, intendo dire che anche Cristo fu odiato. Non che io cerchi di essere odiata, ma so di esserlo già perché annuncio la vita.
Voi non mi avete preso, l'olocausto silenzioso non mi ha vinto e la mia missione, tra le altre cose, signore e signori, è questa: di portare un po' di umanità in un dibattito che è diventato una semplice questione. Abbiamo rimosso le nostre emozioni, siamo diventati più duri? Lo volete veramente? Quanti rischi vi volete prendere per raccontare la verità nell'amore, nella grazia e alzarvi ed essere odiati? Alla fine tutto questo riguarda voi...o me? Mi hanno odiata fin dal concepimento. Ma sono stata amata da molte più persone e specialmente da Dio. Sono la sua ragazza (di Dio). È meglio che siate gentili con me perché mio Padre governa il mondo. Sono costretta a dire questo: se l'aborto è una questione di "diritti della donna" dov'erano i miei? Non c'è nessuna femminista che protesta perché i miei diritti sono stati violati e la vita è stata soffocata nel nome dei "diritti delle donne"? Quando sento il disgustoso argomento secondo il quale bisognerebbe abortire i bambini disabili... oh... l'orrore che sente il mio cuore! Signore e signori ci sono cose che si possono imparare solo dai più deboli tra noi. E quando tu li soffochi tu sei il perdente. Il Signore si prende cura di loro ma tu soffrirai per sempre. E quale arroganza, assoluta arroganza nell'argomentazione secondo la quale il forte dovrebbe dominare il più debole e decidere chi dovrebbe vivere e chi morire. L'arroganza di ciò. Non realizzate che tutto il potere che pensate di possedere in realtà non c'è. È la pietà di Dio che vi sostiene anche quando odiate. Mi guardavano e dicevano: "Gianna non sarà mai niente". Una cosa sempre molto incoraggiante! Decisi di ignorarli e di lavorare con me tre volte al giorno e riuscii a tenere in alto la testa e dicevo: "Gianna non sarà mai questo, Gianna non sarà mai quello".
Per farla in breve, imparai a camminare all'età di tre anni e mezzo con l'aiuto di un girello e di rinforzi alle braccia. Vedete, signore e signori, io sono più debole rispetto alla maggior parte di voi, ma questo è un piccolo prezzo da pagare per essere capace di benedire il mondo come faccio e offrire una speranza. A volte non comprendiamo quanto la sofferenza possa essere bella ma quando arriva ci dimentichiamo del fatto che Dio ha tutto sotto controllo e che Lui ha il suo modo per far diventare bellissime le cose più miserabili. Ho incontrato la mia madre biologica e l'ho perdonata. Sono una cristiana. Fu un momento davvero toccante. Venne ad un evento a cui partecipai due anni fa. Mi salutò e mi disse: "Sono tua madre". Fu un giorno difficile. Probabilmente penserete che sono una sciocca ma ero seduta e pensavo: "Non ti appartengo. Appartengo a Cristo. Sono la sua ragazza e sono una principessa e così non m'importa ciò che dici, o se sei arrabbiata, distrutta, non mi interessa". Così, signore e signori, avete un'opportunità, ma per un momento voglio parlare direttamente agli uomini presenti in questa stanza e fare qualcosa che non è mai stato fatto. Uomini voi siete stati fatti per grandi cose. Voi siete stati fatti per alzarvi in piedi e fare gli uomini. Voi siete stati fatti per difendere donne e bambini, non per girare la testa quando sapete che l'omicidio è un crimine e non fare niente a riguardo. Non siete stati fatti per usarci e poi lasciarci sole. Voi siete fatti per essere gentili e grandi e graziosi e forti e per vivere per qualcosa, perché, ascoltatemi, sono troppo stanca di fare il vostro lavoro. Donne non siete fatte per l'abuso, non siete fatte per stare sedute senza sapere il vostro valore. Voi siete fatte per un motivo.
Ora è il vostro momento. Quale tipo di persone volete essere? Ho una fiducia enorme. Ho fiducia in voi uomini che solleverete l'argomento nei dibattiti politici. Lo dico in particolare agli uomini. Vi dico siete fatti per fare grandi cose così i politici là fuori. Siete fatti per difendere ciò che è buono e giusto? Questa giovane è qui in piedi per dirvi che ora è il vostro momento. Così quali uomini volete essere? Uomini ossessionati dalla propria gloria o uomini ossessionati dalla gloria di Dio? ... Finisco con questo: alcuni di voi potranno essere annoiati dal fatto che ho parlato così tanto di Dio e di Gesù ma io non posso stare in questo mondo senza dare tutta il mio cuore, la mia mente, la mia anima e la mia forza al Cristo che mi ha dato la vita. Se pensate che io sia una sciocca questa è un'altra gioia nel mio cuore. Il mio unico scopo è di far sorridere Dio. Spero che qualcosa di quanto ho detto abbia un senso viene dal mio cuore. Dio vi benedica e vi custodisca. »
Gianna Jessen