Notiamo con dispiacere l’inasprimento dei toni nel dibattito.
Vogliamo pertanto prendere la distanza dagli “opposti estremismi”.
Prendere la distanza sia da quelle persone, che in buona o cattiva fede, ferite nelle loro credenze stanno reagendo in maniera più o meno civile, più o meno ragionevole.
Il nostro blog ha sempre cercato di mantenere toni pacati, siamo dell’idea che non è un offesa a riparare un’altra offesa.
Inoltre vogliamo sottolineare che il dibattito verte su un’opera teatrale, o presunta tale, pensiamo che ogni altra argomentazione (integralismo, antisemitismo, …) sia fuori luogo; tanto più quella di antisemitismo, Gesù era ebreo, e chi fa la figura dell'antisemita è semmai Castellucci.
Vogliamo anche deplorare il comportamento di certa stampa, e in certa misura anche del Teatro Parenti, che si è sempre riferito a noi come “integralisti”, “gruppuscoli”, “fanatici”, “ignoranti”.
I fatti sono altri: chi ha preso posizioni contro lo spettacolo è invece l’Arcivescovo di Milano, l’ordinario del luogo, il che equivale a dire la Chiesa stessa.
I ruoli non debbono essere invertiti: noi siamo la parte offesa, o meglio la parte offesa è l’Onnipotente, è offendendo Lui che offendono tutti noi cattolici, ed offendono ciò che abbiamo di più caro.
Chiediamo ancora il rispetto. Rispetto per le nostre opinioni: non è corretto essere criticati per ciò che non abbiamo detto ne per ciò che non abbiamo fatto. E soprattutto rispetto per la nostra fede, pertanto chiediamo nuovamente, cortesemente, ma con la massima fermezza la sospensione dello “spettacolo”.
Vogliamo pertanto prendere la distanza dagli “opposti estremismi”.
Prendere la distanza sia da quelle persone, che in buona o cattiva fede, ferite nelle loro credenze stanno reagendo in maniera più o meno civile, più o meno ragionevole.
Il nostro blog ha sempre cercato di mantenere toni pacati, siamo dell’idea che non è un offesa a riparare un’altra offesa.
Inoltre vogliamo sottolineare che il dibattito verte su un’opera teatrale, o presunta tale, pensiamo che ogni altra argomentazione (integralismo, antisemitismo, …) sia fuori luogo; tanto più quella di antisemitismo, Gesù era ebreo, e chi fa la figura dell'antisemita è semmai Castellucci.
Vogliamo anche deplorare il comportamento di certa stampa, e in certa misura anche del Teatro Parenti, che si è sempre riferito a noi come “integralisti”, “gruppuscoli”, “fanatici”, “ignoranti”.
I fatti sono altri: chi ha preso posizioni contro lo spettacolo è invece l’Arcivescovo di Milano, l’ordinario del luogo, il che equivale a dire la Chiesa stessa.
I ruoli non debbono essere invertiti: noi siamo la parte offesa, o meglio la parte offesa è l’Onnipotente, è offendendo Lui che offendono tutti noi cattolici, ed offendono ciò che abbiamo di più caro.
Chiediamo ancora il rispetto. Rispetto per le nostre opinioni: non è corretto essere criticati per ciò che non abbiamo detto ne per ciò che non abbiamo fatto. E soprattutto rispetto per la nostra fede, pertanto chiediamo nuovamente, cortesemente, ma con la massima fermezza la sospensione dello “spettacolo”.
COMITATO SAN CARLO BORROMEO