18 gennaio 2012

Comunicato stampa 18/01/2012

Notiamo con dispiacere l’inasprimento dei toni nel dibattito.
Vogliamo pertanto prendere la distanza dagli “opposti estremismi”.
Prendere la distanza sia da quelle persone, che in buona o cattiva fede, ferite nelle loro credenze stanno reagendo in maniera più o meno civile, più o meno ragionevole.
Il nostro blog ha sempre cercato di mantenere toni pacati, siamo dell’idea che non è un offesa a riparare un’altra offesa.
Inoltre vogliamo sottolineare che il dibattito verte su un’opera teatrale, o presunta tale, pensiamo che ogni altra argomentazione (integralismo, antisemitismo, …) sia fuori luogo; tanto più quella di antisemitismo, Gesù era ebreo, e chi fa la figura dell'antisemita è semmai Castellucci.
Vogliamo anche deplorare il comportamento di certa stampa, e in certa misura anche del Teatro Parenti, che si è sempre riferito a noi come “integralisti”, “gruppuscoli”, “fanatici”, “ignoranti”.
I fatti sono altri: chi ha preso posizioni contro lo spettacolo è invece l’Arcivescovo di Milano, l’ordinario del luogo, il che equivale a dire la Chiesa stessa.
I ruoli non debbono essere invertiti: noi siamo la parte offesa, o meglio la parte offesa è l’Onnipotente, è offendendo Lui che offendono tutti noi cattolici, ed offendono ciò che abbiamo di più caro.
Chiediamo ancora il rispetto. Rispetto per le nostre opinioni: non è corretto essere criticati per ciò che non abbiamo detto ne per ciò che non abbiamo fatto. E soprattutto rispetto per la nostra fede, pertanto chiediamo nuovamente, cortesemente, ma con la massima fermezza la sospensione dello “spettacolo”.

COMITATO SAN CARLO BORROMEO