Eminenza Reverendissima,
sarà sicuramente a conoscenza degli eventi che hanno interessato la Francia e – in particolare – i fedeli, il clero e la Conferenza episcopale francesi, legati a certe rappresentazioni teatrali blasfeme e altamente offensive per il senso religioso di milioni di cattolici e, soprattutto, nei confronti di Gesù Cristo. In particolare ci riferiamo allo spettacolo ideato da Romeo Castellucci, Sul concetto di Volto nel figlio di Dio, che è stato rappresentato nei teatri di diverse città francesi (tra cui Avignone, Parigi e Rennes). Questo spettacolo abbina scene ambigue e disgustose all'immagine del Sacro Volto di Cristo che è costantemente visibile sullo sfondo della scena. Durante la rappresentazione, appare un gruppo di bambini che lanciano delle granate contro l’immagine di Nostro Signore. Lo spettacolo si conclude, per riassumere l'idea svolta dalla rappresentazione, con una scena in cui il volto di Nostro Signore viene ricoperto di escrementi, mentre un odore nauseabondo invade la sala.
Di fronte a questa palese offesa a Dio e alla fede cristiana, che cerca di giustificarsi dietro ad una libertà di espressione mal compresa e senza limiti, molti cattolici hanno reagito e protestato perché lo scandalo cessasse e il pubblico rispetto dovuto alla religione divenisse un fatto reale; se così non fosse, si metterebbe in pericolo la libertà della Chiesa nello svolgimento della Sua missione e la stessa convivenza civile. Molti sacerdoti e diversi vescovi hanno appoggiato questa reazione dei fedeli ed hanno giudicato lo spettacolo assolutamente inaccettabile. Grazie a queste proteste anche il mondo politico si è mosso: una dichiarazione contro quella che è stata giustamente chiamata “cristianofobia” o “cristofobia” è stata firmata nel mese di dicembre da 58 deputati dell’Assemblea nazionale francese, che protestavano anche contro il fatto che uno spettacolo che si “scatena contro il cristianesimo tramite lo scherno, il cinismo e l’ironia” ricevesse sovvenzioni pubbliche.
Purtroppo questa polemica interesserà presto anche l’Italia e, in particolare, la città di Milano, affidata alle Sue cure pastorali; infatti è già stata prevista, per la fine di gennaio 2012, una serie di rappresentazioni dello spettacolo di Castellucci nel teatro Franco Parenti (esattamente dal 24 al 28 gennaio). Sappiamo che molti fedeli si mobiliteranno per cercare di scongiurare questa pubblica ingiuria e sappiamo altresì che le iniziative di questi sarebbero grandemente facilitate e rafforzate dall'appoggio della gerarchia.
Perciò i sottoscritti, certi di interpretare i sentimenti di numerosi cattolici, umilmente si rivolgono a Lei, quale Pastore della diocesi di Milano, coscienti che – dall’alto della Sua posizione – possa fare tutto il possibile per mobilitare i fedeli, le associazioni ed intervenire presso le autorità civili per evitare questa vergognosa offesa alla Fede ed al buon costume. Qualora le autorità civili fossero sorde a tali petizioni, il desiderio di tanti fedeli è che comunque rimanga ben chiara la volontà e risolutezza dei cattolici italiani nella tutela dell’immagine e della sostanza della nostra fede.
In Cristo e Maria,
I sottoscritti:
Sottoscrivi la supplica, aderendo all'iniziativa di protesta oppure inviando una mail a comitatosancarlo@gmail.com